Il colore è da sempre un mezzo efficace per far provare emozioni? O anche il tessuto dei mobili che scegliamo o più semplicemente i complementi influiscono sulla percezione dello spazio? Siamo sicuri di conoscere il significato, la storia e le capacità emozionali di un colore?
I colori hanno l’incredibile capacità di emozionare, di alterare positivamente o negativamente il nostro stato d’animo, la loro combinazione può avere effetti differenti, rosso abbinato all’arancio genera eccitazione mentre il giallo abbinato all’arancio può avere effetti tonificanti, il verde e il blu sono spesso utilizzati in ambito ospedaliero in quanto generano rilassatezza, mentre il viola e l’indaco sono definibili tranquillizzanti. Il marrone invece è una tinta versatile che si lega bene sia ai grigi che ai viola, tali colori poi rappresentano il “legame”, generando un senso di sicurezza e tranquillità. Le tonalità delle terre rappresentano il legame con le tipicità territoriali, non a caso si può passare da un color marrone mattonato della pianura padana ad un ocra leggero toscano o ancora a grigi tufacei calcherei o scurissimi come quelli della zona circostante l’Etna. In aggiunta si segnalano le argille che non molti utilizzano ma che su piccole facciate valorizzano dettagli e materiali di finitura (vedesi in lavori il rifacimento di due case in centro storico).
Sicuramente la scelta del colore è molto soggettiva difficile da risolvere, ciò non toglie che il tecnico dovrebbe essere in grado di suggerire abbinamenti di colore e materiali con l’obbiettivo di valorizzare gli ambienti così definiti. Questa operazione è tutt’altro che semplice, soprattutto perché spesso accade che il cliente fatica a visualizzare la forza delle tinte suggerite e comunque anche i campioni si pagano! Per tanto ci si muove con cautela oppure se si è più fortunati si mostrano esempi di realizzazioni già eseguite.
Si prenda l’immagine a fianco che è volutamente piccola, quanto cambia la percezione dell’ingresso in funzione degli abbinamenti?risulta più luminoso, più spazioso, più accogliente o semplicemente più ordinato?
Ma se dovessimo confrontarci con un cliente straniero, siamo certi che i colori che per noi hanno una funzione precisa, per loro abbiano lo stesso significato? Si prenda il bianco che è un colore positivo, luminoso e rappresenta la purezza per noi occidentali (non a caso viene spesso associato al vestito della sposa),nei paesi asiatici, in Maghreb e nell’Africa nera non è assolutamente così, anzi, il bianco è il colore del lutto e della vecchiaia.
All’opposto c’è il nero che in occidente è sinonimo di eleganza, sobrietà, accuratezza ma anche di lutto, in Cina rappresenta la forza dello spirito ma anche il crimine e i complotti.
In fine si cita il verde che, oltre a “rilassare”, è un colore apprezzato anche perché riposa la vista e quindi di “supporto” agli ambienti di lavoro. Abbinato sia ai grigi che ai viola, normalmente in occidente viene associato alla fortuna, alla speranza ed evoca la natura. Nel caso però ci si confronti con un luogo di spettacolo tale colore è visto come porta sfortuna ed addirittura in Scozia è sconsigliato vivamente ai matrimoni perché porta sfortuna agli sposi.
In commercio esistono diversi libri molto interessanti che trattano il colore, credo però che sia fondamentale essere curiosi e non prevenuti, cercate di individuare ogni volta che visitate un posto nuovo o andate in fiera o anche solo a casa di amici di individuare le tinte che sono state utilizzate sulle pareti, o i materiali che compongono le superfici dei mobili e complementi, vedrete che le sfumature sono moltissime e possono aiutare a capire meglio sia i progettisti dell’opera che le persone che vi abitano.